BLOCKCHAIN: LA FIDUCIA PASSA ATTRAVERSO LA DISINTERMEDIAZIONE

La blockchain può essere definita come un registro pubblico nel quale vengono archiviati in modo sicuro, verificabile e permanente transazioni che avvengono tra due utenti appartenenti a una stessa rete. La caratteristica fondamentale della blockchain, che la rende speciale, è quella di creare asset digitali unici ovvero impedire la duplicazione di documenti o contenuti digitali. Essa è stata, dunque, rivoluzionaria sotto tanti punti di vista, specialmente quando si è unita alla finanza che ne ha compreso la singolarità.

Già con l’introduzione di Bitcoin nel 2009 si è avuta l’unione tra blockchain e criptovalute e si era già capita da allora la peculiarità del funzionamento. In seguito, infatti, sono state molte le valute che hanno seguito l’esempio di Bitcoin. Oggi la blockchain è utilizzata anche nel mondo immobiliare rendendo di fatto “beni liquidi” sotto forma di token (Abycoin nel caso di Axioma) anche gli immobili, favorendo la compravendita degli stessi “peer to peer” (da paro a paro) senza il ricorso a pratiche burocratiche obsolete e superate.

 

Il tutto è stato regolamentato a livello comunitario  il 3 ottobre del 2018 (poco più di un anno fa) quando il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione P8_TA-PROV(2018)0373 intitolata “Tecnologie di registro distribuito e blockchain: creare fiducia attraverso la disintermediazione”. La delibera in questione prende, infatti, in esame la tecnologia blockchain e le Distributed Ledger Technology in generale e ne esamina le possibili applicazioni fornendo indicazioni a tutti gli organi dell’Unione Europea.

Esaminando il citato documento nel dettaglio si può osservare come la prima cosa che viene sottolineata è come “la DLT è una tecnologia a scopo generico in grado di migliorare l’efficienza dei costi delle transazioni eliminando intermediari e costi di intermediazione” (PUNTO B). Tutto ciò favorisce lo scambio di valore tra pari, venendo così a rafforzare l’autonomia dei cittadini e migliorando i servizi lungo le catene di valore in una vasta gamma di settori chiave. Se vi state chiedendo cosa differenzia una DLT da una blockchain, continua a seguirci perché faremo un articolo dedicato.

La disintermediazione viene, dunque, a costituire un valido strumento per la raccolta di capitali da parte di piccole e medie imprese migliorando e semplificando i processi amministrativi e favorendo la partecipazione democratica dei cittadini. 

Nel nostro caso, con le seguenti considerazioni riguardo la blockchain, si va anche a ridefinire, come avevamo già accennato, il concetto di “immobile”. Nell’opinione pubblica per tanti anni è stata, infatti, diffusa la convinzione che gli immobili appartenessero a quella categoria di beni illiquidi a causa della rigidità della codifica delle attività economiche connesse a questo settore. 

La blockchain offre la possibilità di trasformare beni immobili in token e scambiarseli liberamente senza alcun intermediazione istituzionale. Nel caso di Axioma questa opportunità si concretizza nel fatto che il venditore non sarà costretto ad aspettare che il potenziale acquirente possa permettersi di pagare l’intero immobile, perché quest’ultimo potrà essere frazionato (tramite la tokenizzazione) in più parti ed essere venduto ad un numero illimitato di clienti.

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